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  CHI SIAMO

  • I soci dell'Associazione sono operai, impiegati, infermieri, insegnanti, medici, meteorologi, carpentieri, pensionati, ecc., di età diversa e di ambo i sessi, accomunati dalla passione del mare e dalla volontà di contribuire all'inclusione sociale delle persone con disagio sociale e con diverse abilità. Alcuni prestano occasionalmente la loro opera in seno all'Associazione, ma un gruppo, che ne rappresenta lo zoccolo duro, partecipa assiduamente alle numerose attività con cadenza settimanale e agli eventi che l'Associazione organizza più volte all'anno. Sono innanzitutto gli skipper che mettono a disposizione dei destinatari dei nostri progetti, il loro tempo libero, le loro competenze, le loro imbarcazioni e… anche il carburante! Ma anche i volontari che animano i laboratori, momenti di trasmissione di conoscenze, ma anche di invito alla libera espressione e alla creatività di questi giovani. Senza dimenticare coloro che preparano la merenda, che conclude le attività della giornata e che costituisce sempre un momento di particolare aggregazione e convivialità, durante il quale volontari e utenti si ritrovano tutti insieme per scambiare impressioni e commentare gli avvenimenti della giornata. E tutti costoro che, indipendentemente dalle loro competenze e specializzazioni, sono sempre pronti ad ascoltare con vera partecipazione e solidarietà, a consigliare, a incoraggiare. 

    PERCHE' LA DISABILITA' E IL DISAGIO SOCIALE Molti giovani con diverse abilità vivono in Istituti di vario tipo che hanno in comune soprattutto il fatto di riunire in un unico luogo persone che restano un po' ai margini della società. Per coloro che restano in famiglia, la situazione è diversa, ma non veramente migliore, perché vivono in un ambiente protetto, ma con pochi contatti con l'esterno, soprattutto una volta terminato l'obbligo scolastico. Anche i giovani del Centro di Solidarietà "Il Ponte", che porta avanti un programma di recupero di ex-tossicomani e che sono stati i primi destinatari delle nostre attività, soffrivano di una difficoltà d'inserimento e di inclusione sociale per motivi che andavano dalla loro diffidenza verso degli altri e degli altri nei loro confronti, alla necessità di isolarli durante il programma, per evitare contatti con ambienti che potevano rivelarsi pericolosi per loro. Ci siamo resi conto che erano pochissime le attività destinate a questi giovani e ci è sembrato normale colmare questo vuoto, facendo di essi i nostri destinatari di elezione, piuttosto che continuare ad organizzare delle attività per persone cui si offrivano già tante opportunità.

    SCOPI E MOTIVAZIONI "L'Associazione, apolitica e senza fini di lucro ha per scopo l'organizzazione di attività di sostegno, culturali, sociali e sportive in favore di persone diversamente abili sotto il profilo fisico, con particolare riferimento alla motilità e psichico, nonché in favore di persone con disagio sociale"
    (Tratto dallo Statuto dell'Associazione Amici della Darsena Romana ONLUS). 
    Noi siamo di mare e siamo convinti che l'esperienza del mare e della vela sia formatrice e ricostruttrice, perché andando per mare, si capisce più facilmente che nella vita siamo tutti sulla stessa barca e che abbiamo tutti bisogno gli uni degli altri, che c’è posto per tutti, ma tutti devono occupare il proprio posto. E si ha anche il tempo di conoscersi, di capirsi, e di accettarsi, ognuno con le sue diverse abilità e disabilità. È questo il senso che attribuiamo alla vela-terapia. Per questo dal 1999, organizziamo con cadenza settimanale, attività legate al mare destinate a gruppi di persone cui cerchiamo di trasmettere la nostra passione per il mare. Andare in barca a vela non è un'attività abituale neanche per le persone senza particolari difficoltà, che per farlo devono superare tutta una serie di barriere fisiche e mentali. Per persone con diverse abilità o con disagio sociale, farlo è a maggior ragione una conquista, che li rassicura e aumenta la loro autostima, anche e, forse soprattutto, perché le spinge a superarsi. I destinatari dei nostri progetti si familiarizzano con il mare e la barca a vela, superando paure e insicurezze. Allargano la loro cerchia di conoscenze e amicizie - spesso strettamente limitato a familiari, operatori e personale sanitario - ai volontari che vedono regolarmente, Imparano a muoversi sulla barca, ma anche all'interno delle relazioni sociali. Traggono una certa fierezza dal fatto di praticare un'attività sportiva, che non è necessariamente alla portata di tutti. Il mare ha su di essi un effetto rasserenante e nello stesso tempo stimolante. Sbarcano sempre col sorriso sulle labbra, anche quando a volte il tempo non è stato dei migliori, soddisfatti e orgogliosi di aver superato la prova.